I The Winefathers e i vini de La Cricca

Prima di iniziare a parlare dei vini oggetto della degustazione, vogliamo fare una piccola premessa..Chi sono i The Winefathers? Si definiscono una piccola famiglia che lavora nel settore del vino, ma si tratta di ben di più: sono gli ideatori di un sistema che aiuta a sostenere le piccole aziende vitivinicole che scelgono con cura nel panorama italiano, facendo diventare i consumatori, parenti dei vignaioli artigiani italiani.
Attraverso un’attività di crowfunding è infatti possibile donare dai 50 ai 1000 € ad una azienda (o anche più di una se si vuole, perchè no?!) ricevendo in cambio comunque dei gadget che vanno da un semplice attestato per quanto versato fino a casse con bottiglie di vino, cartolina con foto ricordo e targa con il proprio nome sui pali della vigna e soggiorno per 2 persone nei luoghi di lavoro del vignaiolo, per vivere in pieno la vita del viticoltore.
Il loro motto è infatti “Be a part of the wine family“, ovvero diventa parte della famiglia del vino artigianale italiano.

Tra i vari progetti che sostengono in tutta Italia, c’è anche quello di vini de “La Cricca“, azienda vitivinicola di proprietà dei fondatori di The Winefathers il cui vino è definito “nostro, finalmente, e ci metteremo tutto quello che abbiamo. Ma sarà anche vostro, perché vi racconteremo passo dopo passo come nasce un nuovo vino e chiederemo il vostro supporto e le vostre idee”.
L’Azienda si trova alle prime fasi, ma già con una vendemmia eseguita e di cui tra poco vi racconteremo (ci sta già tornando l’acquolina in bocca nel scrivervi di questi vini, portate pazienza ancora un attimo), nella zona della DOC Friuli Colli Orientali, a Manzano in provincia di Udine.
Gestita dal team The Winefathers insieme all’enologo friulano Giacomo Orlando, e Michelangelo, esperto di comunicazione digitale, “cresce ogni giorno grazie al vostro contributo di tutti i giorni che ci sostenete”.
I vini in produzione attualmente sono il Friulano (guai a chiamarlo Tocai, anche se il nome in tutti i friulani è ancora ben vivo nella memoria) e il Pinot bianco.
Vitigno internazionale il secondo ma che ha trovato in questo terroir una zona d’elezione dove da buoni prodotti.
Da notare che le bottiglie prodotte per ora sono molto poche: 1332 per il Friulano e 598 per il Pinot bianco.

Friulano 2016 – Friuli Colli Orientali DOC

Giallo paglierino, floreale di macchia mediterranea e leggera spezia al naso, mentre in bocca si presenta moderatamente acido, armonico e mediamente persistente. Nota di mandorla amara sul finale, tipica di questo vitigno, presente ma non come in altri vini, in forma piuttosto leggera, senza marcare con forza il vino.

 

Pinot bianco 2016 – Friuli Colli Orientali DOC

Giallo paglierino, con note di pane e soprattutto vaniglia al naso, spezie dolci, miele di tiglio e una punta di nocciola. In bocca è suadente, invoglia a berne più calici. Elegante e persistente. Da segnalare che tra i due preferiamo questo perché più delicato.

Si ringrazia il team di The Winefathers per la gentile concessione delle foto e dell’invio della campionatura. Ci risentiamo alla prossima recensione…con la scusa di farvi conoscere un’altra famiglia del vino!

The Winefathers srls
Via Santa Giustina 8 – 33100 Udine (UD)
cell. +39 3275618717;
info@thewinefathers.comhttp://www.thewinefathers.com